mercoledì 11 luglio 2012

11 Luglio 1989
Paolo Vinci 17 anni
A Camporeale (Palermo) ucciso Paolo Vinci, un giovane di 17 anni, testimone di un agguato in cui è stato ucciso il suo datore di lavoro.


Li hanno massacrati con una ferocia inaudita, con colpi di fucili a lupara e pistole di grosso calibro, devastandogli la testa e squarciandogli il torace. Calogero Loria di 26 anni, e Paolo Vinci, di appena 17, sono morti all' istante; all' agguato è miracolosamente scampato Filippo Loria, di 35, cugino di Calogero e che secondo gli inquirenti era il bersaglio principale. I killer lo hanno ferito in modo non grave ma non sono riusciti a sparargli il colpo di grazia. Filippo Loria dopo i primi colpi e nonostante una pallottola in corpo è fuggito riuscendo a nascondersi in una vicina casa colonica abbandonata. Il massacro è stato compiuto nella tarda serata di martedì in contrada Serpi nelle campagne di Camporeale, un paese a 50 chilometri da Palermo. Poco prima delle 21, tre killer, armati di fucili e pistole e con il volto coperto da passamontagna, a bordo di una Fiat Tipo, hanno raggiunto il podere dei cugini Loria che insieme al giovane Vinci, stavano caricando di legname un autocarro. Filippo Loria ha capito che si trattava di un commando di assassini ed è subito fuggito. La mancata sorpresa non ha però scoraggiato i killer che hanno fatto fuoco. I pallettoni della lupara hanno colpito subito Calogero Loria e Paolo Vinci che sono stati poi finiti con due fucilate alla testa. Filippo Loria è stato inseguito da uno dei sicari; protetto dall' oscurità è riuscito però a salvarsi. Un solo proiettile lo ha raggiunto. E' stato lo stesso Filippo Loria a dare l' allarme; aiutato da un contadino è stato trasportato in ospedale da dove sono stati avvertiti i carabinieri. Filippo Loria, l' unico dei tre che aveva precedenti penali, non ha fornito particolari utili agli investigatori. L' auto utilizzata dagli assassini è stata ritrovata ieri mattina a tre chilometri dal luogo del massacro completamente distrutta dalle fiamme. Gli investigatori sono convinti che a Camporeale sia in corso una faida tra clan che una volta obbedivano al defunto patriarca Vanni Sacco, un capomafia storico, riverito e rispettato dai grandi boss di Cosa nostra. I carabinieri non escludono che il duplice omicidio possa essere collegato all' uccisione di Ciro Sciortino, 63 anni, ex sindaco democristiano di Camporeale, assassinato il 24 giugno scorso davanti al nipotino di 6 anni. Sciortino era cognato di Vanni Sacco. Prima di lui a Camporeale un altro delitto eccellente, quello di Giuseppe Montalbano, 63 anni, ucciso il 28 novembre dello scorso anno. Montalbano era il medico del paese.
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