giovedì 7 giugno 2012

7 giugno 1945

7 Giugno 1945
Nunzio Passafiume sindacalista

Nunzio Passafiume fu un sindacalista siciliano. Venne ucciso da Cosa Nostra il 7 giugno 1945 a Trabia (PA) nell’ambito della lotta per l’occupazione delle terre contro la mafia. La mafia della zona Trabia-Casteldaccia non tollera la crescita del movimento contadino e popolare ed è tra le prime a percorrere la strada della violenza omicida.


Contro i ritardi l'occupazione delle terre
I braccianti rivendicavano l’emanazione dei decreti prefettizi di concessione dei latifondi. Fu per protestare contro questi ritardi che decisero di occupare simbolicamente le terre, rivendicando l’emanazione dei decreti prefettizi di concessione. Rapidamente, il movimento di occupazione delle terre incolte fu presente in tutte le province, ma si sviluppò più intensamente nella Sicilia centro-occidentale, a prevalente coltura latifondistica. Vi parteciparono anche tanti coltivatori, ma l’anima del movimento erano i braccianti senza terra e i contadini poveri, più combattivi e numerosi. Organizzatori di queste lotte furono i partiti democratici e i sindacati, che avevano ripreso le loro attività, dopo il ventennio fascista. In primo luogo, il Pci e il Psi, le Camere del lavoro della Cgil, la Federterra, ma in alcuni casi anche la Dc. E diedero vita alle famose «cavalcate». Il 10 ottobre 1945, per esempio, a Santa Caterina Villarmosa, circa 1.500 contadini organizzarono la «marcia su Caltanissetta», per attirare «l’attenzione delle autorità sull’opportunità e l’urgenza di concedere le terre incolte […], prima che passasse l’epoca della semina», scrisse Michele Pantaleone (Mafia e politica 1943-1962, Torino 1962). Un’iniziativa analoga fu organizzata, nell’autunno ’46, dai contadini di Piana degli Albanesi, che si recarono a cavallo e a piedi fino a Palermo, percorrendo un tragitto di circa venti chilometri. Si mobilitarono anche i contadini di Corleone, di San Giuseppe Jato e di San Cipirello. Dopo queste prime manifestazioni di lotta, le prefetture cominciarono ad emanare alcuni decreti di concessione di terre incolte, ma i latifondisti continuarono ad ostacolare in tutti i modi (legali ed extra-legali) le procedure di assegnazione. Nelle campagne siciliane, quindi, si respirava un clima tutt’altro che tranquillo. Di fronte all’ostruzionismo degli agrari, i contadini esasperati promuovevano manifestazioni di protesta intensificando le occupazioni delle terre incolte. Ma gli agrari, spalleggiati dai campieri e dai gabelloti mafiosi, intrecciarono l’ostruzionismo legale col terrorismo extra-legale. E ritornarono a sparare. Il 7 giugno 1945, infatti, a Trabia, venne assassinato un sindacalista della Cgil, Nunzio Passafiume, perché - secondo il giornalista Marcello Cimino - «aveva diffuso in paese idee di uguaglianza e giustizia e in molti [avevano cominciato] a dargli ascolto». «Come dimostrano le successive cronache sindacali e i risultati elettorali - aggiunse il cronista - i mafiosi di Trabia, dopo quel delitto, vissero abbastanza tranquilli per diversi anni».