domenica 10 giugno 2012

10 giugno 1922

10 Giugno 1922
Sebastiano Bonfiglio 43 anni, politico, socialista

Nasce a San Marco Valderice il 23 settembre del 1879 da Nicolò e Francesca Tosto.
Il padre avviò subito il figliolo al lavoro artigiano. Spirito rivoluzionario il Bonfiglio sin da giovanissimo partecipò alla formazione dei fasci dei lavoratori alimentando la sua costante opposizione alla politica e al potere che veniva esercitato dal clero, dalla borghesia del Comune capoluogo Monte San Giuliano, che lasciava le borgate e le frazioni di tutto il territorio abbandonate a se stesse, senza un intervento che potesse risolvere gli svariati ed annosi problemi della disoccupazione e del lavoro.
Partecipò attivamente alla politica e si distinse per la sua solérte attività per le rivendicazioni dei contadini e degli artigiani.

Impegnatosi da solo negli studi, ottenne prima il diploma d’insegnante elementare e poi quello di perito agrario, che gli consentirono di assumere nel movimento socialista posizioni rappresentative di prestigio.

Dopo essere stato per qualche tempo in America, dove fonda una sezione socialista, ritorna in Patria e viene chiamato al servizio militare in seguito all’inizio della prima guerra mondiale.
Finita la guerra riprende nel trapanese la sua fervente attività politica, in contrasto con le prepotenze della amministrazione ericina e soprattutto sostenitore accanito dello spostamento del capoluogo dalla vetta ericina a S. Marco-Paparella. Nell’ottobre del 1920 le elezioni amministrative vengono vinte dal partito socialista.
Bonfiglio viene eletto Sindaco di Monte San Giuliano. Tra i provvedimenti urgenti e di grande importanza vi è la deliberazione consiliare del 23 gennaio 1921 per lo spostamento del Capoluogo dal Comune della vetta ericina alla frazione di San Marco-Paparella.

Ma il 10 giugno del 1922 mentre rientra da una riunione di giunta tenuta a Monte S. Giuliano, in località Gianguzzo viene ucciso in un agguato con due colpi di fucile.

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