lunedì 11 marzo 2013

11 Marzo 1989
Nicola D’Antrassi 60 anni, imprenditore

Nicola D’Antrassi (San Felice Circeo 1929 – Scordia (CT) 11 marzo 1989) imprenditore ucciso dalla mafia a 60 anni. D’Antrassi era un uomo stimato dall’intera città impegnato nella lavorazione e il commercio della frutta in genere oltre alle arance. A dispetto dei mafiosi che in lui avevano trovato resistenza, Nicola D’Antrassi, diventerà un simbolo per la società civile che avversaria delle mafie. Proprio come nel caso di Libero Grassi, un altro imprenditore ucciso a Palermo. Ancora oggi Scordia ricorda, celebrandolo, “l’avvocato D’Antrassi” che non essendo neanche scordiense seppe per primo dare un segnale alla mafia del pizzo che allora veniva normalmente accettata dagli imprenditori di quel territorio controllato dai clan.
D’Antrassi venne ucciso all’uscita dell’azienda in cui lavorava, dopo aver ricevuto una telefonata da qualcuno che lo invitava a prendere un caffè al bar “La Bussola”, all’ingresso del Paese, a meno di un chilometro di distanza. Appena sceso dalla macchina, in prossimità del bar, di fronte ad un rifornimento di benzina di proprietà di un commerciante di Scordia, un uomo gli si avvicina alle spalle esplodendo un colpo di pistola e colpendolo alla testa. Dopo tanti anni, non si sa ancora nulla sull’esito del processo relativo a quel delitto.
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