sabato 4 maggio 2013

4 Maggio 1980
Emanuele Basile 30 anni, carabiniere

Emanuele Basile (Taranto, 2 luglio 1949 – Monreale, 4 maggio 1980) è stato un carabiniere italiano, ucciso da Cosa Nostra mentre ritornava a casa con la moglie e la figlia, dopo aver presenziato nel paese alla festa del Santissimo Crocifisso a Monreale.
La sera del 4 maggio 1980 mentre con la figlia Barbara di quattro anni e alla moglie Silvana Musanti aspetta di assistere allo spettacolo pirotecnico della festa del Santissimo Crocefisso a Monreale, un killer mafioso gli spara alle spalle e poi fugge in auto atteso da due complici. [L’agente aveva in braccio la figlioletta al momento dell’agguato, che fortunatamente rimase illesa]. Basile viene trasportato all’ospedale di Palermo dove i medici tenteranno di salvargli la vita con un delicato intervento chirurgico ma il carabiniere muore durante l’operazione lasciando nel dolore la moglie e lo stesso Paolo Borsellino che era corso in ospedale. Vincenzo Puccio, il suo assassino, verrà catturato dai carabinieri subito dopo l’omicidio ma verrà assolto tre anni dopo, creando sgomento e rabbia sia nei magistrati sia nei suoi colleghi. Tre anni dopo la sua morte, il 13 giugno 1983, morirà ucciso il Capitano Mario D’Aleo sempre per mano di Cosa Nostra, D’Aleo aveva preso il posto di Basile come comandante della Compagnia dei carabinieri di Monreale.
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